La vicenda delle Polizze Go Global Opportunity e Global Quality Selection

La vicenda delle Polizze Go Global Opportunity e Global Quality Selection

Novità a seguito di indagini penali.

Premessa

Recentemente sono state pubblicate notizie di cronaca in relazione a presunte truffe perpetrate da Asset Manager e Gestori dei fondi in danno di inconsapevoli risparmiatori, che hanno portato ad un sequestro di circa 21 milioni di euro.

Nel corso degli anni sono state vendute numerose polizze assicurative legate a fondi di investimento denominate La Signature Bond Plus e QUI (Quantum Unit Investiment). Entrambe le polizze investivano nei fondi denominati Go Global Opportunity Fund of Fund e Global Quality Selection Fund of Funds.

È accaduto che i fondi hanno perso liquidità e i clienti non si sono visti rimborsare il capitale investito. Sono quindi state introdotte numerose cause contro le società che avevano intermediato il prodotto assicurativo/finanziario (Health Italia Spa -già A1 Broker Srl- e A1 Life Spa) e contro le società che avevano emesso le polizze, Hansard e Quantum Life, per chiedere il risarcimento dei danni subiti per violazione delle regole dell’intermediazione finanziaria/assicurativa e per vizi dei contratti. Il contenzioso, in parte risolto con esito favorevole ai risparmiatori, vedeva coinvolte altre società estere per il loro ruolo avuto nella vicenda. Vi invitiamo a consultare il nostro precedente articolo “Polizze assicurative linked” per avere un quadro d’insieme della vicenda.

Rimanevano dubbi sul perché i fondi avessero subito una così importante mancanza di liquidità. Le società coinvolte nei processi civili non hanno mai fornito documentazione esauriente a prova della mancanza di liquidità. Molti risparmiatori avevano la sensazione che qualcosa di poco chiaro fosse accaduto ma in mancanza di prove rimaneva appunto solo una sensazione.

Novità a seguito di indagini penali

Oggi possiamo dire che i fatti sono più chiari. Alcuni soggetti svuotavano progressivamente i fondi e non rimborsavano le polizze unit linked.

Dato che il nostro Studio legale segue da diversi anni un vasto contenzioso concernente le polizze La Signature Bond Plus e QUI abbiamo avuto modo di constatare l’assoluta opacità della vicenda. Chi gestisce a vario titolo la polizza assicurativa o gestisce il fondo di investimenti cui la polizza è legata non può non sapere quello che era accaduto dei soldi dei clienti, soprattutto quando i soggetti che ricoprono ruoli apicali nelle compagini aziendali coincidono.

Nei vari contenziosi le società convenute chiamano in causa altre società addossando loro la colpa per l’accaduto e queste a loro volta chiamano in causa altre società, quasi sempre estere e con sede in nazioni dalla legislazione favorevole agli operatori finanziari e totalmente impermeabili alle richieste di accesso documentale.

Risarcimento dei danni in favore dei sottoscrittori delle polizze

Si aprono dunque nuovi scenari per coloro che intendono chiedere il risarcimento dei danni subiti dalla perdita di valore delle polizze e quindi dal mancato rimborso. Non solo vi sono state violazioni delle regole dell’intermediazione finanziaria/assicurativa ma i fondi di investimento cui le polizze erano legate di fatto non avrebbero mai potuto generare profitti visto che non venivano alimentati correttamente.

Un ruolo centrale nella vicenda l’ha ricoperto Novium, società Svizzera il cui legale rappresentante sembrerebbe essere uno dei principali artefici del sistema scoperchiato dalle indagini della Procura di Milano.

La società Novium era indicata nei contratti di polizza quale Asset Manager cioè il soggetto incaricato della gestione degli attivi.

La particolarità della posizione di Novium sta nel fatto che le società emittenti le polizze nel contenzioso davanti l’autorità giudiziaria civile affermano che Novium si sarebbe trovata in una posizione di conflitto di interessi in quanto avrebbe rivestito contemporaneamente il ruolo di Asset Manager e di Gestore del fondo.

Nei moduli di proposta contrattuale firmati dai clienti e nelle condizioni generali di polizza questo doppio ruolo di Novium non è stato mai indicato. Tuttavia le società emittenti le polizze erano evidentemente a conoscenza di questo conflitto di interessi quando stipulavano i contratti di assicurazione, ma non lo avevano indicato violando un obbligo informativo in danno ai clienti.

Un altro elemento del quale siamo venuti a conoscenza dall’esame delle carte processuali è che i fondi Go Global Opportunity Fund of Fund e Global Quality Selection Fund of Funds “non rientrano nella categoria di “fondi al dettaglio” in quanto si tratta di fondi per investitori qualificati e non sono pertanto fondi destinati alla vendita generale al pubblico” (dicitura contenuta in un documento ufficiale).

Nelle proposte contrattuali e nelle condizioni generali di polizza queste informazioni non erano riportate. Venivano fatte sottoscrivere polizze legate a fondi di investimento che non potevano essere destinati alla vendita generale al pubblico. Si tratta di una gravissima violazione dei doveri informativi da parte dell’intermediario e delle società che avevano emesso le polizze.

Peraltro in molte proposte contrattuali neppure venivano indicati i fondi di investimento ai quali era agganciata la polizza rendendo il contratto illegittimo per indeterminatezza.

La situazione è in continuo divenire e vi terremo aggiornati sulle novità.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il nostro Studio legale.